"raccolta di proposte, idee, pensate, del fancazzista estivo (ma non solo)".
giovedì 28 luglio 2011
Piazza del Tubo
Sono grigio, verdino, verdone e azzurro i colori del nuovo monumento di Piazza del Tubo (già piazza Rossetti)
Qualche tempo fa ho sentito dire che le donne, per uscire e andar a fare una passeggiata in piazza, usavano adornarsi con il rossetto. Siccome di questo tipo di trucco ne esistono svariate varietà e sfumature di colori si può parlare di “rossetti”. Da qui la denominazione della principale piazza di Vasto in piazza “Rossetti”.
Da tempo la piazza però non è frequentata come una volta e i rossetti sono usati in qualsiasi altro posto, dall’ufficio alla spiaggia, dalla discoteca in chiesa e così via. Da qui la volontà di molti di cambiare denominazione al luogo. Sono in tanti che partendo dalla poetica del “tubare” e prendendo spunto dai graziosi uccelli presenti sul posto che appunto “tubano”, i piccioni (meglio se “piccioncini”) o colombi, ma anche le tortore e le colombe, vogliono denominare la piazza: “piazza del Tubo”. L’amministrazione comunale ha già iniziato le pratiche per questa operazione, che intende rivitalizzare il posto tanto caro ai romantici frequentatori del centro storico, ponendo in essere il nuovo monumento: il “Monumento al Tubo”. (vedi foto)
All’opposizione che compatta ha fatto notare che tra “tubare” e tubo” non c’è alcun nesso, il sindaco in prima persona ha risposto che bisogna smetterla con questi attacchi politici ma che comunque è disponibile ad aprire un tavolo ed eventualmente fare un passo indietro per trovare soluzioni condivise. Spaccata è la maggioranza sui colori utilizzati (manca il rosso), mentre l’Idv si spacca a sua volta tra chi concorda con la decisione del governo cittadino e chi concorda a condizione che anche le “palombe” facciano parte degli uccelli che tubano.
Alla “stampa disonesta” la quale rileva che anche la denominazione “piazza del Tubo” non è consona con il verbo “tubare”, tutto il mondo politico unito risponde che la cultura del luogo ha superato le ormai obsolete restrizioni di un passato da cancellare.
I frequentatori del web commentano alla maniera “babilonese” dando un concreto apporto alla discussione.
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Quanta ironia sprecata! Dallo stato di quei tubi e dal fatto che sono infissi in blocchetti di cemento, probabile stanno lì da diversi anni; forse anche durante giunte precedenti. Curioso che se ne parli solo adesso.
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