giovedì 4 agosto 2011

Nato "vecchio".


La nuova "ordinanza musicale"
di Antonio Del Casale (Consigliere comunale)

Con enorme dispiacere continuo a notare il giusto disappunto che tanti giovani vastesi mi stanno mostrando in queste ultime settimane verso la tanto discussa "ordinanza musicale".
Come avete potuto notare, specialmente nelle passeggiate serali ho sempre ascoltato la vostra contrarietà, le vostre proposte, i vostri suggerimenti cercando di esporre al meglio la situazione che presenta ancora punti oscuri.
Cercherò, attraverso questo articolo, di essere il più specifico possibile per far comprendere a tutti quali sono le varie problematiche che gravitano attorno a quest’ordinanza.
Faccio una breve premessa dicendovi che ho preso sia individualmente, ma anche con altri colleghi consiglieri, la decisione di richiedere di apportare importanti modifiche alle diverse criticità che, a mio avviso, si riscontrano in quel documento; la mia è stata una presa di posizione netta che va nella direzione di tutelare quello che è il divertimento serale giovanile che,per ragioni anagrafiche, è un argomento a me vicino.
L'ordinanza Lapenna ricalca(anche se in maniera meno restrittiva) altre ordinanze di città come Roma, Milano (pensate che il Comune di Milano ha inflitto a Vasco Rossi una pesante multa per aver sforato nel suo concerto live a San Siro le 11.30) , Rimini e tante altre, anzi si presenta in maniera meno restrittiva, tuttavia bisogna considerare (ed è questo il problema di fondo) che in queste città quando i bar stoppano la musica entrano in azione stabilimenti e discoteche che sopperiscono “egregiamente” a questa funzione.
In tutte le località turistiche e nelle grandi città ognuno svolge il proprio lavoro, il "bar fa il bar", lo stabilimento fa serate d'intrattenimento o discoteca, "la discoteca fa la discoteca" e si viene a creare quella giusta divisione dei compiti che crea una sinergia positiva nel rispetto delle esigenze di tutti, giovani, residenti e turisti.
Il vero dramma del Centro e di VastoMarina in particolare è proprio questo, i bar si sostituiscono alle discoteche e agli stabilimenti ma, questa funzione per come sono strutturati, con case abitate dai residenti "sulle loro teste", non può essere svolta senza fissare delle regole perchè sul Comune di Vasto piovono denunce da parte dei residenti che si appellano alla legge nazionale sull'inquinamento ambientale acustico.
In passato le precedenti ordinanze sono state molto flessibili, questa flessibilità è stata aggirata puntualmente da parte di vari gestori che non fissavano alcun limite alle loro serate creando disagi notevoli per chi in quelle zone abita.
Bisogna quindi tenere conto anche delle esigenze dei residenti vastesi ma è necessario anche saper contestualizzare il “caso Vasto” riuscendo a riconoscere che, se a VastoMarina alle 00.30 si ferma la musica in locali come il Beach Bar, il Fredoom, il Dollaro e via dicendo, questa si trasforma in un deserto, inoltre occorre essere consapevoli dell’esodo giovanile verso località come San Salvo, Montenero, Petacciato e per noi giovani che portiamo Vasto nel cuore, anche nelle nostre esperienze di esodo universitario o lavorativo, è inaccettabile.
La maggioranza di centro-sinistra si è cosi messa intorno al tavolo a discutere e a trovare la giusta “terza via” tenendo in considerazione le esigenze dei cittadini e quelle dei giovani vastesi, si sono apportate delle modifiche sostanziali che vi sintetizzo in via preliminare.
Nei pubblici esercizi, escluse discoteche, nei circoli privati, nelle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere si ordina:
1)per i piccoli intrattenimenti(dj e musica dal vivo) l’orario massimo consentito è fino alle ore l’1:00
2)E’ consentita invece l’attività di allietamento della clientela come sottofondo/filodiffusione interna fino alla chiusura dell’esercizio all’interno del locale (in inverno le ore 2:00, in estate le ore 3:00)
3)Eliminazione delle 3 serate massime per strada o piazza
4) In occasione di particolari eventi è possibile inoltrare all’Amministrazione Comunale, almeno 5 giorni prima (con una drastica riduzione dei tempi di attesa) la richiesta di autorizzazione in deroga agli orari e ai limiti sonori stabiliti, per un massimo di due serate a stagioneper ogni esercizio
Questi sono stati cambiamenti importanti in particolare la permanenza della filodiffusione interna fino all’orario di chiusura e la riduzione drastica dei tempi per l’organizzazione delle serate-evento, tuttavia persiste il problema che non si può imputare al Comune ma alla classe vastesi di albergatori e di balneatori , una classe conservatrice e senza voglia di investire nel divertimento serale, preferendo lasciare nelle ore notturne lo stabilimento sotto la guardia del notturno di turno anziché andare a movimentare la movida vastese.
Questo è il vero “tumore” dell’estate vastese, curabile solo con un cambio culturale che preveda maggiori investimenti, nuove idee e voglia di fare, i turisti e i giovani vanno visti come clientela da coltivare, appagare e soddisfare e non come "polli da spennare".
Nelle tante chiacchierate con i giovani vastesi su questa tanto discussa "ordinanza sulla musica", ho riscontrato che la maggioranza dei ragazzi è consapevole che non è compito dell'amministrazione investire in discoteche o costringere gli stabilimenti a fare serate sulla spiaggia, nè tantomeno l'amministrazione può permettere ai bar di trasformarsi in discoteche.
Credo che le modifiche fatte, su cui io e altri consiglieri abbiamo insistito dopo aver recepito e condiviso il malumore giovanile, vadano nella giusta direzione e in futuro saremo pronti a continuare ad ascoltare tutti su ogni argomento nell’interesse della Città.

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