mercoledì 30 novembre 2011

Populisti! A volte ritornano.


Prospero: "Rifacciamo la Pro Vasto"
Da Vasto Web.com

Rifondare la Pro Vasto, cancellata per i troppi debiti due anni fa dalla mappa calcistica nazionale. Una squadra che giocava in Seconda divisione e aveva ancora cucito sul petto lo scudetto della serie D. Il Comune si dia da fare. A dirlo è Antonio Prospero, consigliere regionale di centrodestra. Negli anni Novanta, quando era sindaco, è stato presidente onorario della Vastese, in serie C2 (oggi Seconda divisione).

“Sono certo di non fare torto a quanti amano lo sport e lo praticano, a Vasto, se sollecito un interessamento vero e concreto da parte della civica amministrazione per i colori sociali della Pro Vasto, sodalizio nato nel 1902. Ritengo che l’amministrazione comunale debba farsi parte attiva, assieme al sottoscritto ed a tanti altri amici, di un nuovo progetto perché la Pro Vasto possa tornare ad essere protagonista del calcio regionale. Il mio, al pari di quello dei tantissimi sostenitori della maglia biancorossa, è qualcosa di più di un semplice desiderio. Una città come Vasto, che vanta una tradizione sportiva importante, non può restare in silenzio per le vicende societarie che due anni fa hanno impedito l’iscrizione al campionato professionistico della squadra, dopo aver conquistato sul campo la meritata salvezza. Domenica scorsa, in occasione della gara del campionato di Eccellenza tra il Vasto Marina e il San Salvo, allo stadio Aragona, si è svolta una pacifica manifestazione dei tifosi della Pro Vasto. In curva è stato esposto lo striscione Noi non molliamo, la Pro Vasto rivogliamo a dimostrazione dello stato d’animo e della volontà di un numeroso gruppo di sportivi biancorossi che non accetta che la città del Vasto sia rappresentata da una società che non sentono propria. Il Vasto marina merita tutto il rispetto e i ringraziamenti per quanto sta facendo – spiega Prospero . E’ evidente, però, che la città ha bisogno di una squadra e di una società che rappresentino l’intera comunità sportiva. Mi auguro che questo messaggio – conclude il consigliere regionale – giunga a destinazione senza interpretazioni sbagliate e senza strumentalizzazioni. Se riusciamo a fare questo salto di qualità, tutti insieme, sono certo che una strada nuova per far rinascere il calcio vero, a Vasto, potremmo presto percorrerla”.

martedì 29 novembre 2011

Le "biomasse".


C'è chi ci stà informando che sono iniziati i lavori di costruzione della centrale a "biomasse" (parola da leggere con voce cavernosa "fantozziana") ci informano di "mobilitazioni". Ma perchè ora e non prima?
Allora io mi chiedo: perchè scrivere? Basta estrapolare dal web quello che vogliamo dire o sentirci dire. Io con la mia ironia, voi ....

(Segui i post precedenti)

e mo?

Iniziati i lavori per la centrale a biomasse.


Di chi è la colpa? ... Cavoletti!

venerdì 25 novembre 2011

Ricevo e pubblico.


A tutti gli organi di stampa,
Per conto delle segreterie cittadine e provinciali, invio il documento congiunto con preghiera di diffusione. Saluti, Marco Marra


DOCUMENTO CONGIUNTO PD-IDV-GS-PRC-SEL-PSI

Le forze politiche di maggioranza PD-IDV-GS-PRC-SEL e PSI, dopo l’incontro del 23 novembre volto alla verifica dello stato del programma di mandato, con particolare attenzione alle problematiche ambientali evidenziate nel documento di IDV, SEL e PRC:

- ribadiscono l’impegno della coalizione al sostegno pieno dell’azione di governo di questa maggioranza che tale resta e non è mai stata in discussione;

- ritengono che il nascente Parco Nazionale della Costa Teatina e l’esistenza della Riserva di Punta Aderci all’interno dell’area di Punta Penna non possono sopportare ulteriori attività industriali, tali da compromettere il delicato equilibrio esistente tra le attività turistico ambientali e quelle industriali oggi esistenti;

- invitano altresì l’Amministrazione comunale a verificare un eventuale costituzione “ad adiuvandum” nell’instaurando ricorso al TAR promosso dal WWF contro l’autorizzazione regionale dell’insediamento della Centrale a Biomasse, nella zona industriale di Punta Penna;

- si faranno promotrici della costituzione di un coordinamento territoriale provinciale tra le forze politiche del centro-sinistra per scongiurare, in futuro, la realizzazione di nuovi insediamenti nelle vicinanze di zone di rilevante pregio ambientale individuando e definendo aree idonee ad accogliere tali insediamenti.

Le Segreterie cittadine e provinciali di PD-IDV-GS-PRC-SEL-PSI

giovedì 24 novembre 2011

Come dicevamo ... tarallucci e vino.


VASTO - "La maggioranza non cambia".

Lo afferma Camillo Di Giuseppe, segretario provinciale del Partito democratico, all'indomani della verifica di maggioranza dei partiti di centrosinistra che amministrano il Comune di Vasto. Le divisioni sulle questioni ambientali avevano indotto Italia dei valori, Sinistra ecologia e libertà e Rifondazione comunista a chiedere un confronto. Le forze politiche si sono ritrovate attorno a un tavolo per discutere tra loro prima di presentarsi davanti al sindaco, Luciano Lapenna.

"Abbiamo concordato prima un passaggio politico tra i partiti e poi l'incontro col primo cittadino", aveva annunciato nei giorni scorsi Domenico Molino, consigliere comunale del Pd.

Secondo Di Giuseppe, "ci sono delle discussioni su singoli temi, ma non ci sono grossi problemi. La maggioranza rimane la stessa. Presto le forze politiche della coalizione dirameranno una nota congiunta".

In vista del congresso cittadino, è in corso la campagna di tesseramento. L'ex coordinatore di Progetto per Vasto, Enrico Tilli, ha lasciato la lista civica di Desiati e rinnovato l'iscrizione al Pd. L'ambientalista Ivo Menna ha chiesto di entrare a farne parte. Entrambi i casi sono sub iudice. "Sia su Menna che Tilli - annuncia Di Giuseppe - valuterà la commissione provinciale di garanzia", composta dall'ex parlamentare Antonio Ciancio, l'ex presidente della Provincia di Chieti, Manfredi Giovanni Pulsinelli, e Franco Ferrante di Lanciano.

Da Vasto Web.com

mercoledì 23 novembre 2011

Lasciateci "respirare" !

Non sono molti quelli che riconoscono il signore nella foto. Eppure è una persona molto importante che dice sempre quello che pensa (sarà la vecchiaia). Qualche giorno addietro ha detto: "le pale eoliche sono inutili, anzi, una vera e propria disgrazia". Noi invece .... E le biomasse, e le pale eoliche, e i pannelli fotovoltaici e ... e ... e ... dopo tutti contro tutto e tutti.

A me puzza solo della solita "speculazione".


Da Piazza Rossetti.com

La Regione parteciperà al progetto comunitario Ipa Adriatic Powered
Potrebbe partire in Abruzzo la sperimentazione del prototipo di pala eolica off shore, nato dalla collaborazione tra Stato del Maine e dell'omonima Universita', grazie alla partecipazione della Regione al progetto comunitario Ipa Adtiatic Powered, con il quale si sta mettendo a punto uno studio dei fodali, le correnti e i venti marini. Lo ha anticipato Iris Flacco, dirigente del Servizio Energia della Regione Abruzzo, nel corso dei lavori pomeridiani della delegazione Ocse, in visita in Abruzzo fino a domani.
"L'Universita' del Maine - ha spiegato Flacco - ha gia' messo a punto il prototipo per l'eolico off shore la cui particolarita' consiste nel non usare piattaforme rigide, da collocare a non piu' di 50 metri di profondita', ma in piattaforme gallegianti che, attraverso tiranti, possono essere installate ad un massimo di 40 kilometri dalla costa. Questa tecnologia consente di ottenere alcuni risultati non di poco conto: l'abbattimento dell'impatto visivo, la possibilita', per questa ragione, di disporre le pali a gruppi, e per questa ragione ancora, la riduzione dei costi per l'estensione dei cavi". Altra eccezionalita' del prototipo, secondo Flacco e' la capacita' delle pale di produrre fino a 5 megawatt di energia, a fronte dei consueti due delle pale attuali. "Insomma - ha spiegato ancora Flacco - queste condizioni di ricerca avanzata ci suggeriscono un logico apparentamento tra il nostro studio gio' avviato sui fondali, le correnti e i venti marini, conoscenze indispensabili per la scelta del luogo di installaizone, e il Maine che ha necessita' di un'applicazione concreta del prototipo. Altra possibilita' di "apparentamento" in materia di energie rinnovabili e' quella che puo' nascere con la Finlandia che ha "sviluppato un managment all'avanguardia per la filiera delle biomasse. Nella nostra regione - ha spiegato Flacco - c'e' ancora una forte resistenza degli imprenditori al ricorso alle biomasse per l'assenza di una corretta relazione tra tutti gli attori della filiera. Grazie al managment finlandese il circuito che va da chi conferisce i cascani del bosco al proprietario dell'impianto diventa virtuso con un beneficio ulteriore che e' legato allo sviluppo di una economia tutta locale". Il ministero dello Sviluppo economico, presente ai lavori della delegazione, ha espresso un giudizio lusinghiero sulla possibilita' di dar luogo allo scambio di esperienze, tanto da volerci entrare con una partnership. La delegazione Ocse concludera' il suo studio in Abruzzo domani, dove e' prevista una visita al parco eolico di Tocco da Casauria (Pescara) e all'Aquila, al progetto 'C.A.S.E.'.

martedì 22 novembre 2011

Sono già pronti i tarallucci e il vino.

Da VastoWeb.com

Maggioranza, un'altra spaccatura: niente accordo sul nuovo albergo

VASTO - Ancora divisioni nella maggioranza di centrosinistra che amministra il Comune di Vasto. La nuova spaccatura si è verificata in commissione Assetto del territorio, chiamata a decidere ieri pomeriggio sul progetto di realizzazione di un nuovo hotel lungo la circonvallazione Istoniense. Una domanda presentata dalla società immobiliare Litos srl. Nel corso della riunione, tenutasi nella Sala del Gonfalone del municipio, Maurizio Vicoli (Sel) e Paola Cianci (Rifondazione comunista) hanno posto alcune questioni relative al progetto. Il presidente della commissione, Domenico Molino, ha risposto che ormai l'impresa richiedente attendeva da tempo una risposta e che questa non era più procrastinabile.

Alla fine, al momento della scelta, Pd e Giustizia sociale hanno votato sì insieme a Nicola Del Prete (Alleanza per l'Italia) e Davide D'Alessandro (Alleanza per Vasto), mentre Massimo Desiati (Progetto per Vasto) Vicoli e Cianci non hanno partecipato al voto. Emergono dunque nuove divisioni nel centrosinistra.

Si preannuncia difficile la verifica di maggioranza convocata dal segretario provinciale del Pd, Camillo Di Giuseppe. A richiederla sono stati Idv, Sel, e Prc.

Ieri - Mercoledì è il giorno della verità. Attorno a un tavolo si ritroveranno i rappresentanti del centrosinistra. La maggioranza scricchiola dopo che le questioni ambientali hanno tracciato un solco tra le due sponde della coalizione: da un lato Partito democratico e Giustizia sociale, dall'altro Italia dei valori, sinistra ecologia e libertà e Rifondazione comunista. Questi ultimi tre sono i partiti che in un unico documento congiunto si sono messi due volte di traverso, chiedendo al sindaco, Luciano Lapenna, di fare ricorso al Tar contro la centrale a biomasse autorizzata dalla Regione a Punta Penna e di procedere al più presto a una verifica di maggioranza. Per capire se e come andare avanti con l'alleanza uscita vincitrice appena sei mesi fa dalle elezioni comunali. Senza il consenso dei tre assessori del Pd e di uno di Gs, niente istanza ai giudici amministrativi. E, dunque, nuovi malumori nell'ala sinistra della maggioranza e nell'Idv.

Ma non sarà il primo cittadino a convocare i partiti. Il faccia a faccia sarà tra i segretari delle forze politiche di maggioranza. Lo gestirà Camillo Di Giuseppe, segretario provinciale del Pd e anche commissario straordinario per Vasto. "Credo ci vedremo mercoledì. Sarà una riunione unica. Non faremo incontri bilaterali", si limita a dire Di Giuseppe. Poche parole, come sempre. Anche una frase fuori posto può far cadere uno a uno i tasselli del domino.

sabato 19 novembre 2011

Lapsus?

Ho ricevuto questo comunicato di PRC e l'ho letto fino alla fine. Giuro che non ho corretto assolutamente niente. Leggete l'ultima parola. Rimarrete sorpresi.

COMUNICATO

E’ previsto DOMENICA 20 novembre, ore 16.00, il congresso del Circolo PRC “Sante Petrocelli” di Vasto, in vista del VIII Congresso nazionale che si terrà a Napoli il 2,3 e 4 dicembre 2011.

Il Congresso di Circolo, nell’adempiere alla votazione dell’assemblea dei tesserati chiamati a scegliere 1 dei tre documenti congressuali, sarà occasione per dibattere sulla politica nazionale e locale e sul ruolo del Partito della Rifondazione Comunista dentro e fuori le istituzioni.

Un momento di confronto con tutti gli iscritti e i simpatizzanti che interverranno e che invitiamo a partecipare. Il Congresso rieleggerà anche il nuovo Direttivo di Circolo che a sua volta sceglierà il Segretario.

Al Congresso sono state invitate le segreterie dei partiti della coalizione di centrosinistra e il Sindaco Luciano Lapena.

venerdì 18 novembre 2011

Pensavo fosse un "calesse" invece è un "landò".


Pensavo di chiudere questo blog o quantomeno sospendere le pubblicazioni fino alla prossima estate, visto che chi mi ha suggerito l'idea parlava di "facazzismo estivo". Devo tuttavia riconoscere che il "fancazzismo" è valido per ogni stagione.

In questo periodo i visitatori del "Cazzario" sono aumentati notevolmente e ho quindi deciso di continuare gli "aggiornamenti". Mi prende però l'imbarazzo della scelta. Forse dovrei fare come qualche giornalista che scende in piazza e "sonda" l'opinione pubblica. Ma questi giornalisti però non si rendono conto che la piazza, aimè, è frequentata solo e sempre dalle stesse persone. Pensionati, perdigiorno e frettolosi frequentatori delle varie sedi del Municipio. Il pensiero della "gente" quindi non può essere misurato solo su questo campione. Bisognerebbe allargare le "frequentazioni". Io sono giunto alla peronale conclusione di frequentare la riva del mare, dove in inverno non c'è nessuno. Così mi faccio influenzare dai miei .... pensieri.

giovedì 17 novembre 2011

Ma vuoi vedere che hanno "esternalizzato" i servizi?


Esigenze di bilancio hanno richiesto una revisione delle tariffe applicate
di Carla Renzi

“Vita dura anche per i morti”: battuta dal discutibile gusto ma pure calzante per quanto accade a Vasto dove, in tempi di tagli, gli effetti si ripercuotono anche sugli estinti. Dal prossimo primo dicembre, infatti, anche morire costera’ di piu’, con l’entrata in vigore delle nuove tariffe dei servizi cimiteriali stabilite dalla giunta municipale il 3 agosto scorso. Un adeguamento, “finalizzato ad assicurare parzialmente l’equilibrio economico-finanziario per la gestione del servizio”, si legge nella delibera. Un aggiornamento del tariffario, rimasto immutato negli ultimi dieci anni, che segnera’ un considerevole aumento dei costi per i cittadini, quelli che restano, naturalmente. Ad oggi, tumulare una salma in un loculo verticale costava 20 euro, dal primo dicembre si passera’ a 150 euro. Se la tumulazione avverra’ in loculo orizzontale, dagli attuali 40 si salira’ a 200 euro. Gli aumenti riguarderanno tutte le tipologie di sepoltura: per la tumulazione in cripta o cappella privata, da 40 si passera’ a 150, 200 euro; per l’inumazione di salme in campo comune si spenderanno 300 euro mentre resta gratuita la sepoltura per le persone indigenti e l’inumazione dei feretri di bimbi di eta’ inferiore ai 10 anni e nati morti. Centossessanta euro per la sistemazione di resti o ceneri in loculi, cappelle, edicole e tombe, ad oggi il costo era tra i 20 ed i 40 euro, mentre per la tumulazione nell’ossario comunale si salira’ da 10 a 60 euro. Ritoccati, a partire dal primo luglio scorso, anche i canoni di concessione delle aree cimiteriali e il costo dei loculi. Tanto per afre un esempio, per un loculo di prima fila, fuori terra si e’ saliti da 1.550 a 1.693 euro. Sinora i servizi cimiteriali erano stati tenuti al di sotto dei costi reali, al contrario di quanto avvenuto nei comuni vicini, come San Salvo, dove il tariffario era stato rivisto da tempo applicando prezzi piu’ alti di quelli praticati a Vasto.

mercoledì 16 novembre 2011

L'aperitivo.


La divergenza di posizioni sulla centrale si e’ trasformato in un problema politico
di Carla Renzi

Se si aprira’ una crisi politica lo sapremo nei prossimi giorni, fatto sta che la nota a firma di IdV, Sel e Rc, emanata dopo il mancato raggiungimento in Giunta di una posizione univoca sul ricorso al Tar contro la centrale a biomasse che la Istonia Energy intende realizzare a Punta Penna, oltre a creare fibrillazioni nella maggioranza di centrosinistra che amministra Vasto, un primo risultato lo ha gia’ sortito. Il sindaco, Luciano Lapenna, ha inviato una richiesta agli enti e agli organismi competenti affinche’ si indaghi su quanto denunciato dai tre partiti di maggioranza che hanno disegnato “cupi scenari” in relazione al futuro dell’area industriale di Punta Penna. Area che, secondo i tre partiti della coalizione di centrosinistra, sembrerebbe destinata ad ospitare attivita’ che suscitano un certo allarmismo. Dinanzi a simili prospettive, Lapenna non ha perso tempo ed ha subito scritto ad Arta, Coasiv, Asl, carabinieri del Noe, Soprintendenza ai beni paesaggisti ed ambientali, Sportello unico per le attivita’ produttive ed Assessorato regionale all’Ambiente, affinche’ si accerti se risponde al vero quanto asserito da IdV, Sel e Rc. Del resto, in queste settimane, il clima intorno all’area produttiva di punta Penna e’ davvero incandescente. Alle polemiche legate alla prossima realizzazione della centrale a biomasse da 4 Mw della Istonia Energy, ora potrebbero aggiungersi motivi di allarme. E come se non bastasse, la divergenza di posizioni sulla centrale si e’ trasformato in un problema politico del quale sono gia’ state investite le segreterie, perche’ se IdV, Sel e Rc hanno invocato la verifica di maggioranza sulle politiche ambientali ora sono i partner di coalizione, Partito Democratico e Giustizia Sociale, ad essere convinti della necessita’ di un chiarimento. Una situazione delicata che ha rifocalizzato l’attenzione sul problema dei non facili rapporti tra l’ala centrista, Pd e Gs, e l’ala di sinistra della coalizione, Sel e Rc, cui ora si e’ affiancato l’IdV. Una situazione che, secondo qualcuno, potrebbe addirittura portare il sindaco Lapenna, a pochi mesi dalla rielezione, a ridisegnare l’Esecutivo a guida della citta’.

lunedì 14 novembre 2011

C'era anche il sindaco di Vasto.

Accompagnato da una avvenente signora dai capelli viola, c'era anche il sindaco di Vasto, con tanto di gagliardetto al collo, a tifare la squadra di rugby vastese a ... San Salvo. Abbiamo scoperto questo rubando una foto a Histonium.net. Sappiamo benissimo che il sindaco e la sua "squadra di governo" non prestano mai la loro immagine senza motivazioni concrete.

mercoledì 9 novembre 2011

La lettera di ... Totò e Peppino.


Da Piazza Rossetti.com

Con una garbata nota forniscono consigli ed idee agli amministratori

Il comparto urbanistico è, da sempre, al centro dell'attenzione dei cittadini. Lo scellerato PianoRegolatore di Vasto adottato all'inizio degli anni duemila, le Norme Tecniche successivamente introdotte, i cambi alla guida dell'importante settore (ndr: da ultimo le dimissioni del dirigente, dott. Alfonso Mercogliano) e le nuove proposte di urbanizzazione in alcune aree della città, matengono accesi i riflettori sull'importante ufficio.
In queste ore c'è da registrare una nota che un gruppo di tecnici ha stilato per dare il proprio contributo alla soluzione degli spinosi problemi.
Ve la proponiamo integralmente, così come ci è stata rimessa:

"In questi giorni si è dimesso il Dirigente dell'Ufficio Urbanistico.
Parliamo di un settore importantissimo della nostra città, che programma la pianificazione del territorio e che rappresenta uno dei volani dell'economia locale.

Abbiamo assistito al cambio dei dirigenti dell'Ufficio Urbanistico, prima Lino D'Annunzio, poi le dimissioni di Cipressi, da ultimo le dimissioni di Mercogliano; ciò nonostante i problemi del Settore Urbanistico rimangono irrisolti.
Non è cambiando solo i Dirigenti che l'Ufficio può funzionare. Sarebbe opportuno che, infatti, alle spalle dei dirigenti vi sia una Amministrazione che abbia fiducia nell'operato degli stessi, chiunque essi siano.
Tali dirigenti dal canto loro, ovviamente, devono avere le giuste e adeguate competenze sia in materia sia in qualità di Direttore d'orchestra di un ufficio importantissimo.

Bisogna lavorare tutti sinergicamente: Amministrazione, Ufficio Urbanistico, Tecnici, Forze dell'Ordine e Magistratura.

L'Amministrazione,in particolare, avrebbe dovuto affrontare i reali problemi dell'Ufficio Urbanistico e trovare con la propria esperienza e conoscenza, usando un termine matematico, “l'algoritmo” le reali esigenze dell'Ufficio. Non avrebbe dovuto, al contrario, affidarsi ad altri Organi, che a loro volta, ne prendono giustamente o ingiustamente il sopravvento e ne cambiano i connotati, mortificando Dirigenti, Funzionari, Tecnici e Imprenditori.
Ora è necessario avere CORAGGIO di fare delle scelte, forse anche impopolari, ma bisogna farle.
Cittadini, bisogna andare avanti con fiducia e con impegno, per amore della nostra città e del nostro futuro.

In un periodo di forte crisi economica, cosa stiamo facendo noi operatori tecnici di fronte a questo palcoscenico di incertezze urbanistiche presenti nel Comune di Vasto?
Sino adesso nulla.

Ci auguriamo che il significato di questa lettera possa essere un segnale forte per l'Amministrazione ed una esortazione al Sindaco, che ha l'obbligo di tutelare i cittadini, affinché adotti tutti i necessari provvedimenti utili a restaurare un clima di maggiore serenità all'Ufficio Urbanistico e a tutti gli operatori che quotidianamente interloquiscono con lo stesso".

Saranno bravi tecnici ma .... l'italiano?

martedì 8 novembre 2011

Aglio & Ollio



VASTO - "Io non ho controfirmato nessun documento", ragion per cui il no alla centrale a biomasse espresso dal segretario dell'Italia dei valori, Alfredo Bontempo, "è da ritenersi esclusivamente suo e di qualche suo amico personale".

Sulla questione ambientale si spacca a Vasto il partito di Di Pietro. Corrado Sabatini mette nero su bianco il suo dissenso rispetto al coordinatore cittadino: "Il documento" firmato da Bontempo insieme a Sinistra ecologia e libertà e a Rifondazione comunista non "ha avuto l'avallo dell'intero direttivo, infatti la maggioranza dei membri non erano presenti", afferma il capogruppo dell'Idv in Consiglio comunale.

"La mia maggiore preoccupazione - aggiunge l'ex assessore - è che, invece di affrontare seriamente il problema della zona industriale di Punta Penna, si continua a gettare fumo negli occhi ai vastesi. Il ricorso al Tar secondo me non risulta praticabile.
Del resto la competenza per l'istallazione di questo tipo di impianto risulta essere prerogativa, in base al numero 387 del 29 dicembre 2003, per la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili sono soggetti ad una autorizzazione unica rilasciata dalla Regione. A tal fine il Comune partecipa con un voto alla conferenza di servizi.
Se vogliamo affrontare seriamente il problema della zona industriale di Punta Penna dobbiamo cambiare l'attuale destinazione d'uso del suolo da industriale a commerciale", anche perché "attualmente le attività presenti in zona sono quasi tutte commerciali".

Per Sabatini, è necessario "spostare la zona industriale e cominciare a pensare alla delocalizzazione delle due industrie più pericolose esistenti nell'area".

Poi una frecciata diretta a Rifondazione comunista: "Voglio capire perché ha ritirato, nell'ultimo Consiglio Comunale, l'ordine del giorno recante la possibilità di un ricorso al Tar avverso alla centrale in questione, impedendo così di valutare l'esistenza giuridica di un eventuale ricorso al Tribunale amministrativo regionale".

micheledannunzio@vastoweb.com

VASTO - "Sabatini recuperi coerenza e, soprattutto, partecipi alle decisioni del circolo cui, come capogruppo, è tenuto ad adeguarsi". Così Alfredo Bontempo, segretario dell'Italia dei valori di Vasto, replica a Corrado Sabatini, il consigliere comunale dipietrista che ha criticato duramente la segreteria del partito per la posizione contraria alla centrale a biomasse a Punta Penna. Ieri Bontempo, insieme a Sel e Rifondazione comunista, ha diramato un comunicato in cui si chiede all'amministrazione comunale di valutare il ricorso alle vie legali. In particolare un'istanza al Tribunale amministrativo regionale. Oggi il coordinatore del partito del gabbiano replica a Sabatini:

1- Nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stato deciso di acquisire dalla Regione la necessaria documentazione per consentire all’ufficio legale del Comune una verifica della correttezza dell’iter approvativo su cui basare un eventuale ricorso al TAR. Tale documentazione, che doveva essere richiesta con urgenza, non risulta ad oggi acquisita e/o analizzata e da qui la giusta sollecitazione al Sindaco;
2- Ci meraviglia che l’Ing. Sabatini, dopo aver approvato la suddetta decisione del Consiglio Comunale, sia oggi ad affermare che un ricorso al TAR non è possibile.
Perché non si è espresso in tal senso durante il Consiglio Comunale?
3- Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale il consigliere IDV, Prof. Elio Baccalà, ha espresso la sua contrarietà ad ogni forma di produzione energetica basata sulla combustione.
Perché l’Ing.Sabatini non è intervenuto per esprimere il suo dissenso in merito alle dichiarazioni del collega?
4- Comprendiamo che la scarsa, quasi nulla, partecipazione dell’Ing.Sabatini ai dibattiti del circolo IDV abbia prodotto in lui una totale disinformazione sulle opinioni dei tesserati, ma sarebbe bastato fare riferimento alla linea nazionale del partito per comprendere che il comunicato RC-SEL-IDV è perfettamente coerente con la politica ambientale del partito ed anche con la sua chiara ostilità verso azioni lente, inefficaci e dilatorie rispetto a problemi concreti.
5- L’Ing. Sabatini propone un piano per la delocalizzazione di alcune industrie dalla zona di Punta Penna e noi siamo perfettamente d’accordo con lui. Ci spieghi però come tale “sua” idea sia compatibile con l’insediamento di centrali per la produzione di energia nella stessa area che si vorrebbe “bonificare” dalla Biofox e dalla Puccioni.
6- Ci auguriamo che l’Ing. Sabatini recuperi coerenza e, soprattutto, partecipi alle decisioni del circolo cui, come capogruppo IDV, è tenuto ad adeguarsi.

lunedì 7 novembre 2011

PERCHE’ NON VOGLIAMO LE CENTRALI A BIOMASSA A PUNTA PENNA



La questione dell’insediamento di una Centrale a Biomasse necessita una posizione chiara e precisa, che avrà conseguenze sull’iter di autorizzazione di una centrale ancora più impattante di 17 MW al vaglio della Regione Abruzzo.
E’ pertanto necessario chiarire perché siamo contro la Centrale a Biomasse a Punta Penna
COERENZA SU SVILUPPO ECONOMICO:
la convivenza tra la zona industriale e la riserva Regionale di Punta Aderci fin ora, nonostante criticità legate ad industrie insalubri presenti da anni, è risultata sopportabile. Le tante attività nell’area del Co.ASIV non hanno ostacolato l’indubbio sviluppo turistico e viceversa.
Questo vuol dire però non esasperare la convivenza con insediamenti industriali che potrebbero pregiudicare uno dei cavalli di battaglia elettorali di questo centro sinistra, lo sviluppo di un economia turistica ecosostenibile che punti al Parco della Costa Teatina come il volano di un nuovo modello di sviluppo.
Una centrale a biomasse con 4 camini da 10 m ha in primo luogo un impatto lesivo del paesaggio e in secondo luogo i fumi che produce, al di là del loro aspetto inquinante e dunque insalubre, causeranno cattivi odori sia per gli abitanti che per i turisti, diventando un "benvenuto" che nessuna città con una propensione turistica come la nostra può permettersi.

L’ALIMENTAZIONE DELLA CENTRALE E IL SISTEMA AGRICOLO LOCALE
Prima di accettare impianti di Centrali a Biomasse di queste dimensioni si dovrebbero richiedere garanzie di un serio piano industriale, di una ricerca di mercato, e se ci sono soprattutto i fornitori che garantiscono continuità all’approvvigionamento. Se fosse vera la volontà a garantire la filiera corta sarebbe necessario incidere sul territorio con tipi di monocolture che vanno a stravolgere l’assetto agro alimentare del territorio. Si dovrebbero garantire 10000 ettari di coltivazione di girasoli e colza che, come i contadini insegnano, necessitano altrettanti ettari per la rotazione delle coltivazioni. Tant’è di difficile attuazione, che la stessa società dichiara che userà anche olii vegetali provenienti dalla Romania.
Le Centrali a Biomasse, concepite come piccoli impianti destinati a bruciare scarti biodegradabili della produzione agricola, della silvicoltura e delle industrie connesse, da filiera corta, sono certamente utili per la produzione a costi contenuti di energia e teleriscaldamento al servizio delle comunità site in territori dove è difficile realizzare una efficiente rete infrastrutturale, come le piccole comunità montane. Ma questo, non è il caso di una città come Vasto.
Inoltre, per i motivi già spiegati sopra, legati alla specificità delle coltivazioni necessarie alla produzione, si renderebbe inevitabile il trasporto su gomma e via nave di “oli vegetali” per approvvigionare la Centrale.
Non è da sottovalutare nemmeno lo smaltimento degli scarichi termici dell’acqua utilizzata per il raffreddamento delle turbine.
I rischi sulla salute derivanti dalle sostanze emesse dalla combustione degli oli vegetali sono emerse, nonostante non ci siano ancora ricerche scientifiche specifiche, dalle considerazioni fatte dal Prof. Federico Valerio durante il convegno sulle Biomasse di Sabato scorso, organizzato dall’amministrazione comunale. Queste non devono essere ignorate.
E’ necessario, davanti a tante perplessità, alle prescrizioni richieste dall’ARTA e alla mancanza della Valutazione di incidenza, necessaria per la vicinanza al SIC di Punta Penna, di sollecitare il Sindaco e la Giunta a chiedere alla Regione di sospendere il provvedimento in autotutela e di verificare celermente la passibilità di un ricorso al TAR.
Alla popolazione chiediamo di essere parte attiva contro insediamenti di questo tipo sulla zona industriale di Punta Penna

La segreterie politiche
IDV SEL PRC-FdS



"La segreterie" non è francese e non l'ho scritta io.

domenica 6 novembre 2011

.... senza commenti.


Da Vasto Web.com

Centrale a biomasse, il progettista: "Fumi sotto controllo 24 ore su 24"

VASTO - Arriverà dalla Romania gran parte dell'olio vegetale che alimenterà la centrale termoelettrica a biomasse a Punta Penna.

"Abbiamo contattato gli agricoltori locali per raggiungere un accordo sulla produzione di colza e girasole utili all'impianto. Vogliamo creare una filiera corta, ma per rifornire la centrale di combustibile sufficiente servirebbero 10mila ettari di terreno da destinare a quelle coltivazioni. L'olio vegetale arriverà prevalentemente dalla Romania", dichiara a Vastoweb Giacomo Stella della Costell, la società che per conto della Istonia Energy ha realizzato il progetto dell'impianto autorizzato dalla Regione con il parere favorevole rilasciato nella conferenza di servizi dal sindaco, Luciano Lapenna.

"Ai quattro camini verrà installato un sistema di rilevamento delle emissioni collegato in rete 24 ore su 24 all'Agenzia regionale di tutela dell'ambiente", afferma Stella, secondo cui "i quattro camini progettati in sostituzione dell'unico da 25 metri previsto nel progetto iniziale non si vedranno nemmeno. Saranno protetti dalla struttura del capannone, che occuperà 1200 metri quadri di terreno" non lontano dalla riserva di Punta Aderci.

"Lo abbiamo rilevato dalla precedente proprietaria, la signora Silvana Iacobucci, cui quel terreno era stato assegnato dal consorzio industriale. Abbiamo deciso di sostituire il progetto iniziale con uno in grado di garantire impianti più efficienti, che lavorano con olio semiraffinato. I fumi non si vedranno nemmeno. Le immissioni nell'aria - sostiene il tecnico della Costell - saranno in proporzione tale da non danneggiare la salute. Si tratta di un investimento da 10 milioni di euro, reperiti attraverso finanziamenti privati e bancari. Contiamo di ammortizzare l’investimento in 7-8 anni. Gli incentivi statali? Verranno erogati nella fase della vendita dell’energia elettrica. Su ogni megawatt prodotto ci sarà una certificazione verde. L’incentivo verrà calcolato in base al valore di Borsa e a un fattore moltiplicativo previsto dalla normativa che regola la materia".

Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com

giovedì 3 novembre 2011

Se Lapenna arriva tardi, Vasto no!

Se e quando il Parco si farà, solo allora si potranno prendere certe decisioni e non è detto che allora ci saranno Febbo e Lapenna. Se qualche altro centro della costa potrà "vantare" priorità sulla sede del Parco si confronterà con Vasto. Solo allora si potrà valutare e "decidere".


Febbo: "Vasto sede del Parco? Lapenna arriva tardi"

VASTO - "Se il Comune di Vasto voleva la sede del Parco della Costa teatina, doveva muoversi prima, quando il centrosinistra aveva il governo regionale e nazionale". Risponde con una polemica, rivolta all'amministrazione Lapenna, l'assessore regionale Mauro Febbo. La domanda è: Vasto avrà la sede del Parco nazionale della Costa teatina?

Dopo le forti polemiche sulla perimetrazione dell'area protetta che abbraccerà il litorale della Provincia di Chieti, il coordinatore del tavolo di coordinamento sul Parco non sotterra l'ascia di guerra. Il bersaglio è l'amministrazione comunale di Vasto: "L'avevo detto che non sarebbe successo nulla dopo la scadenza del 30 settembre", fissata nel decreto nazionale Milleproroghe con un emendamento di Giovanni Legnini, senatore del Partito democratico.

"Vasto prima si dice favorevole al Parco e poi sottoscrive l'autorizzazione alla costruzione di una centrale a biomasse nonostante due delibere contrarie del Consiglio comunale. Lapenna dovrebbe dare spiegazioni alla città".

martedì 1 novembre 2011

Da Piazza Rossetti.com


Il pomodoro vastese "mezzotempo" si conquista un momento di gloria.
Pubblicato Martedì , 1 novembre 2011

I tecnici e ricercatori ne esaltano le qualità e la bontà
Ricerca, promozione, rapporto diretto con i produttori e tutela del “pomodoro mezzotempo del Vastese”, produzione tipica del territorio, sono le finalità della convenzione che verrà firmata, domani, alle 10.30, in Municipio a Vasto, tra il Comune e la Direzione politiche Agricole della Regione Abruzzo (Agenzia regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo). A sottoscrivere il protocollo d’intesa, di durata quinquennale, l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna ed il rappresentante della Regione Rocco Marinucci. Tra i firmatari della convenzione, anche il presidente regionale Slow Food, Raffaele Cavallo, a testimonianza delle qualità di un prodotto fortemente legato al Vastese. Infatti, tra i punti qualificanti dell’accordo compaiono l’attività di ricerca, il riconoscimento della tipicità del prodotto, prezioso ingrediente per la realizzazione di alcuni piatti tipici come il brodetto, e l’organizzazione di incontri divulgativi.