Tratto dalla Voce (di Del Prete)
Equità fiscale: i controlli
fiscali dovrebbero essere
la norma, non l'eccezione
Da Gianni Luisi, coordinatore di Alleanza per
Vasto riceviamo e pubblichiamo: “Come scrive
Alessandro Penati:" per questo avevo proposto
di calcolare ufficialmente e rendere pubblico il
Tax gap: la misura delle imposte dovute e non
pagate in ogni anno". Con l'avvento del prof.
Mario Monti si è assistito ad un passaggio di
un'epoca dal quasi immobilismo del precedente
governo accompagnato da continui "spot" illusori
televisivi o dichiarazioni isteriche ad una comunicazione
pacata, mirata ad informare in maniera
chiara la reale situazione del paese ed infine
la netta convinzione che il comunicatore conosce
la materia di cui parla. Infatti viene rassicurato
che la lotta all'evasione non sarebbe un
metodo per incrementare il gettito ma il mezzo
per ridistribuire reddito a chi ha sempre pagato le
tasse, introducendo il concetto di minori aliquote
con conseguente, quindi, equità sociale. L'aver
assistito alla veementi reazione contro gli accertamenti
delle Agenzie delle Entrate nelle varie
località anche turistiche ha lasciato gran parte
della opinione pubblica alquanto esterefatta ed
allibita per la difesa ad " oltranza" di una evasione
che per tanto tempo ha considerato "furbo"
chi sfugge alle tasse e "buono" chi le paga.
Sempre nella considerazione che la ricchezza,
come dice il prof. Mario Monti," deve essere
rispettata e deve essere motivo di orgoglio per
chi la detiene", nel rispetto però delle leggi, cioè
pagando le tasse, in modo da non danneggiare
la convivenza civile. Pertanto lo sforzo deve
essere sostenuto da tutte le parti sociali (corporazioni),
dalle istituzioni nazionali ( politica), in
atteggiamenti completamenti collaborativi senza
frapporre ostali al percorso iniziato,non dando
così la sensazione al paese di essere attenti al
privilegio di alcune realtà sociali utili elettoralmente
e non al programma "Salva Italia " con
immediata attuazione in modo coerente ed
quanto immediato alla "Equità Sociali".
Sarà che sono "rancoroso" ma non ho capito nulla. E voi?
Forse il comunicatore conosce la materia di cui parla ma sicuramente non sa comunicarla.
Gli adoratori "a prescindere" del Prof. crescono giorno per giorno, e gli osanna si sprecano. Anche qui da noi. Solo che crescono anche le cazzate, e qui siamo ancora nel tema del blog.
RispondiEliminaLei Architetto che conosce questi Signori comunicatori, suggerisca loro di cercare con google: "andamento recupero evasione".
Offro uno stralcio da il Tempo di sett. 2011:
"...Si parte dall’andamento del recupero di evasione negli ultimi anni, fino a metà 2011. Nel 2010 il risultato complessivo tra Agenzia delle Entrate, Inps ed Equitalia è stato di 25,4 miliardi. Erano stati 16,4 nel 2009 e 11,9 nel 2008. Il trend di crescita da un anno all’altro è quindi del 37,8 per cento nel 2009, del 54,8 nel 2010. Il boom dello scorso anno si deve, spiegano all’Agenzia delle Entrate, soprattutto ai nuovi divieti per le compensazioni tra debiti fiscali e crediti, molti dei quali fittizi. La sola Agenzia delle Entrate nel 2010 ha portato a casa 10,4 miliardi attraverso i controlli sui contribuenti, formali e non (cioè andando anche a scovare chi è totalmente in nero), ed altri 6,6 miliardi con crediti d’imposta non più riconosciuti. Il contrasto all’evasione pura e semplice ha registrato quindi un aumento del 15 per cento. L’Inps ha recuperato l’anno scorso 6,4 miliardi di contributi (più 12 per cento) ed Equitalia 1,9 miliardi di sanzioni non pagate soprattutto agli enti locali (più 19 per cento).
Il nocciolo duro sono dunque i 10,4 miliardi ottenuti dall’Agenzia delle Entrate nel corpo a corpo con i contribuenti che pagano meno del dovuto o non pagano nulla. Luigi Magistro, direttore generale per l’accertamento, afferma che l’obiettivo per quest’anno è di superare gli 11 miliardi: circa un miliardo in più rispetto al 2010.".
Se poi non amano documentarsi...
Io ho un amico che è ancora più "tignoso" di te. E mi ha segnalato questo. A mia volta te lo giro per dimostrarti che bisogna diffidare anche dai giornali per farsi un'idea dei fatti. La verità spesso viene ben occultata per compiacere il potente di turno e quindi anche documentarsi correttamente è dura.
RispondiEliminahttp://www.fiscooggi.it/analisi-e-commenti/articolo/il-rendimento-dello-scudo-comparato-alla-normale-attivita-di-accertament
Però io ancora non ho capito cosa volesse dire Luisi.
Il tema è: la lotta all'evasione fiscale.
RispondiEliminaLe azioni in questa direzione sono molteplici; alcune dimostrano grande efficacia altre meno.
Alla fine si tirano le somme e si interpretano i trends.
L'iniziativa dello scudo fiscale non ha ottenuto il risultato atteso? E allora se ne deve dedurre che tutta l'azione di governo contro l'evasione debba essere giudicato attraverso questa sola componente?
Ho sentito proprio stamattina su Radio24 che già sono spariti 20 miliardi, che forse hanno preso la strada verso Lugano o verso l'Austria.
Cosa ne dovremmo dedurre? Che tutta l'azione di questo governo tecnico è sbagliata perchè fa fuggire capitali?
E proprio vero il detto: cànda nìn pù vidè ìne, 'nghì sètte camècie jì vìde lu cuìle.
Ora poichè di tigna i vastesi sono ben dotati dalla nascita, ecco per il suo amico, preso dalla stessa fonte "fiscooggi" affinchè non si possa dire che i giornali sono da leggere con sospetto:
RispondiEliminaquesto il documento: http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/recupero-evasione-obiettivo-2011-e-consolidare-e-migliorare-risultati
questo un piccolo stralcio: I successi conseguiti nel 2010 si traducono in un recupero pari a 10,6 miliardi di euro da evasione (+16% rispetto ai 9,1 miliardi del 2009), in una maggiore imposta accertata di 5,5 miliardi di euro proveniente da accertamenti eseguiti nei confronti di oltre 2.600 grandi contribuenti e oltre 6 miliardi di euro di maggiore imposta accertata derivante da controlli effettuati su 15.500 imprese di medie dimensioni.
La sinergia di azione tra l’Agenzia e altri principali attori della fiscalità (Gruppo Equitalia, Guardia di finanza, Inps, Comuni e altre Agenzie fiscali) ha reso possibile la creazione di un sistema integrato che permette scambi di informazioni e di metodologie tale da rendere sempre più efficace l’azione di contrasto all’evasione. I risultati complessivi raggiunti da Entrate, Equitalia Spa e Inps, ha sottolineato Befera, hanno determinato nel 2010, un recupero di oltre 25 miliardi di euro tra imposte, tasse e contributi evasi.