sabato 17 settembre 2011

Zuffette di politica paesana.

In un commeto su semidiceviprima.com Marco Marra scrive:

Come al solito il consigliere Sabatini fa il cane sciolto, non si attiene alla posizione del suo partito e mette sui giornali riunioni ancora in corso, avvelenando gli animi. Per uno che fa il consigliere ed è stato assessore e consigliere nella precedente amministrazione, non è una bella dimostrazione di forza.
Pazienza, intanto ci preme precisare parecchi strafalcioni interpretativi del consigliere sabatini. La prima è che Rifondazione, e a quanto ci risulta anche SEL, non paventa l’arrivo del Commissario altrimenti non ci spenderemmo come stiamo facendo per arrivare ad una soluzione condivisa con gli altri gruppi di maggioranza, prima del 30 settembre. La lucida analisi ci fa però pensare che il rischio dell’arrivo del Commissario ministeriale sia inevitabile, per il semplice fatto che al 30 settembre tutti i comuni della costa teatina avrebbero dovuto deliberare una proposta di perimetrazione circa il proprio territorio e non tutti lo faranno. Sappiamo già che questo non avverrà per San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro (Casalbordino ci ha ripensato e perimetrerà) e quindi pare logico il commissariamento. Non è vero che ci fa piacere perché temiamo il tentativo di Febbo nell’influenzare la nomina del Commissario. Ci auguriamo che questo non avvenga, ma siamo in allerta. Sulla proposta di perimetrazione, è vero che condividiamo la prima ed unica proposta di perimetrazione inviata dal Ministero ma non ci siamo arroccati sulle nostre posizioni; abbiamo proposto soluzioni di compromesso al vaglio dei lavori di maggioranza.
A Sabatini e anche a Lei, rispondiamo circa la sua considerazione sul fatto che la nostra idea di Parco sia una lotta ideologica contro il “potere che non vuole il Parco per preservare i suoi interessi’. Sono esternazioni che non ti fanno onore visto che le nostre posizioni sono state più volte pubbliche ma non le hai colte. Il Parco per noi è soprattutto una grande opportunità di sviluppo economico, attraverso la valorizzazione del territorio che non significa solo tutela. La nostra costa è oggi tutelata da Riserva di Punta Aderci, dai Sic, e soprattutto dalla LR 5/2007 che istituisce il sistema delle aree protette attraverso il corridoio verde sul vecchio tracciato ferroviario. Il Parco è vero, rinforza la lotta contro le piattaforme petrolifere in mare e su questo anche la regione aveva detto la sua sul Centro Oli, non vorrei che si smentissero ancora. Il Parco quindi deve servire per far crescere queste realtà; le opportunità di finanziamenti legati ai Parchi nazionali possono prevedere una crescita di attività e infrastrutture legate al Parco, per chi vede lontano questo significa Lavoro, valorizzando,in termini di sviluppo economico e in maniera intelligente e consapevole il proprio territorio. Ed soprattutto per queste considerazioni che crediamo che un territorio del parco deve prevedere un estensione di certo superiore al confini delle già riserve e sic. Come ci candidiamo ad ospitare la sede dell’Ente Parco se escludiamo il centro storico, magari un lato di Palazzo D’Avalos, difficile immaginarla nel casotto di punta penna. E per informazione utile sia a Lei che al consigliere Sabatini, i PRG e Piani Spiaggia mantengono la loro valenza sulle scelte dei territori… che il Parco ingessi il territorio è una balla colossale smentita dalla legge sui parchi (e anche dai burocrati del ministero durante la riunione a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, il 7 settembre scorso).
Crediamo che se c’è qualche categoria o “potere” che si oppone al Parco, con tutto il rispetto per le posizioni di tutti, queste stanno tenendo una posizione che in realtà non va a loro favore ma a loro svantaggio. Ai contadini che vogliono continuare a fare i contadini, vorremmo solo fargli notare che la legge nazionale sull’uso di fertilizzanti vige in egual modo fuori come dentro i parchi, che un litro d’olio con il marchio del Parco delle 5 terre si vende a 18 euro al litro. E con il nostro vino cosa vogliamo fare, continuare a svignar terreni?
Ai vari portatori di interesse (imprenditori edili, albergatori, balneatori) ricordiamo che PrG non si bloccano, nel centro storico se inserito all’interno della perimetrazione, si potrebbero ottenere finanziamenti dall’ente parco che ristrutturazioni e riconversioni in strutture ricettive, sotto le regole del Piano Particolareggiato del Centro Storico. La ristrutturazione della vecchia stazione ferroviaria di Piazza Fiume come strutture ricettive. Credo rientri negli interessi di tutti e a beneficio di tutti.
Qundi non infognamoci solo sulla tutela che resta si un valore importante, ma facciamo uno scatto in avanti, con un po’ di coraggio.

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