"raccolta di proposte, idee, pensate, del fancazzista estivo (ma non solo)".
giovedì 29 settembre 2011
Io intanto, per cautela, ho firmato. Invito anche voi a farlo.
Da Vasto web.com
"Il mercato coperto non verrà abbattuto"
"Non esiste nessun progetto di abbattimento del mercato di Santa Chiara". Lo afferma Peppino Forte, presidente del Consiglio comunale, replicando a Michele Celenza, presidente dell'associazione civica Porta Nuova, che oggi raccoglie le firme per preservare la vecchia struttura.
Secondo il Comune, nel Piano di recupero del centro storico "il professor Cervellati ha ipotizzato una ristrutturazione simile all'antico convento delle clarisse. Ma da qui a dire che esiste un progetto di abbattimento e realizzazione di un complesso residenziale ce ne passa. Non esistono progetti in questo senso, né con imprese del settore edile. L'amministrazione comunale smentisce categoricamente quanto affermato da Celenza", dichiara Forte.
Ieri - Porta Nuova ieri ha diramato un comunicato in cui affermava: "Abbiamo rilevato l’assenza di un metodo scientifico, il mancato rispetto della normativa specifica sui piani di recupero dei centri storici, il plagio di almeno una proposta di intervento (piazza Histonium), infine l’assurdità del progetto di abbattimento del mercato coperto di Santa Chiara e la sua trasformazione in area residenziale.
Su quest’ultimo punto, che è quello che ha il carattere di maggiore visibilità e concretezza immediata, Porta Nuova ribadisce che la proposta è in palese contrasto con l’analisi socio-urbanistica, peraltro condivisibile, presente nello stesso Piano: nel centro storico non c’è bisogno di altre unità abitative, poiché quelle esistenti sono perlopiù vuote o stanno per essere abbandonate.
Crediamo di dare voce a quanti tengono al futuro del centro storico di Vasto affermando con convinzione che il mercato coperto deve continuare ad esistere e a svolgere così la sua sperimentata funzione di interscambio tra il centro storico, l’entroterra e la campagna; una funzione centrale in ogni città storica. Anzi, va riqualificato e potenziato".
Poi annunciava una raccolta di firme: "Per dare voce a quanti condividono questo pensiero allestiremo un gazebo in via Cavour, vicino al Torrione, il 29 ed il 30 settembre. Sarà possibile trovare ulteriori informazioni sull’argomento e firmare una petizione contro l’abbattimento del mercato coperto.
La raccolta continuerà nella mattinata di sabato 1° ottobre, nei pressi dello stesso mercato coperto".
sabato 24 settembre 2011
Per ora ridiamo. Poi risponderemo.
Pubblicato Sabato, 24 settembre 2011
Lapenna, i primi cento giorni
Conferenza stampa del primo cittadino COMUNICATO STAMPA
“I primi cento giorni sono stati intensi. Posso dire che siamo soddisfatti anche se da qui in avanti ci aspettano mesi importanti per l’ulteriore sviluppo della nostra Città”.
Il Sindaco Luciano Lapenna, affiancato dal Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte e da alcuni assessori, ha aperto così la conferenza stampa convocata per stamane a Palazzo di Città con il chiaro intento di tracciare un bilancio su quello che è stato fatto, dal varo dell’esecutivo (16 giugno scorso) ad oggi. E, soprattutto, su quello che si andrà a fare per il futuro.
“E’ stata una estate impegnativa. Con scarse risorse siamo riusciti ugualmente a predisporre un cartellone di eventi all’altezza della situazione. La nostra Città ha risposto al meglio alle richieste della collettività e sono certo che i dati dell’Aptr, riferiti alle presenze, ci premieranno: vedrete che Vasto, soprattutto per agosto e settembre, rispetto ad altri centri della nostra Regione, registrerà un aumento di presenze”.
Il primo cittadino, nel corso dell’incontro con i giornalisti, ha sottolineato l’importanza relativa all’approvazione entro il 30 agosto del Bilancio di Previsione e del Piano esecutivo di gestione che consente a tutti i settori dell’ente di operare. Stesso discorso per quanto concerne gli equilibri di bilancio.
“Ma il grande impegno che va riconosciuto a questa Amministrazione – ha aggiunto il Sindaco Lapenna – è quello di aver rimesso in moto, con una sterzata vigorosa rispetto al passato, la macchina operativa rispetto ad alcuni grandi temi: mi riferisco al nuovo ospedale, alla variante alla Statale 16, all’acquisizione delle aree di risulta delle Ferrovie dello Stato, alla perimetrazione del Parco della Costa teatina e al Piano strategico intercomunale Vasto-San Salvo”.
Il Sindaco stamane ha anche annunciato che questa Amministrazione dovrà lavorare alla revisione del Piano Regolatore Generale.
“Grazie all’approvazione delle nuove norme tecniche alcuni risultati si sono già visti – ha aggiunto il Sindaco – ma adesso dobbiamo essere impegnati a portare avanti una serie di azioni condivise da tutti. E’ mia intensione quella di presiedere una commissione per poter giungere in tempi ragionevolmente brevi a definire quelle indicazioni indispensabili per la predisposizione di un bando che dovrà individuare il pool di tecnici e progettisti che saranno chiamati per predisporre la variante al Prg”.
Per l’immediato, invece, entro il prossimo 31 dicembre, l’Amministrazione sarà impegnata all’avvio dell’ultima fase della raccolta differenziata, il varo del Bilancio di Previsione, la modifica del piano chioschi e il rinnovo degli organismi degli enti sovracomunali.
Capitolo a parte l’emergenza del sistema fognario e, in modo particolare, Fosso Marino.
“Sotto questo punto di vista è stata una estate di emergenze. Adesso, attraverso i fondi Fas, saranno investiti 10 milioni di euro per migliorare il sistema della depurazione delle acque. Per quanto riguarda Fosso Marino siamo arrivati ad un accordo con la Sasi che anticiperà i fondi necessari per risolvere il problema nei prossimi mesi con il chiaro intento di non avere gli stessi problemi la prossima estate”.
Vasto, 23 settembre 2011
L’Ufficio Stampa
g.q.
Lapenna, i primi cento giorni
Conferenza stampa del primo cittadino COMUNICATO STAMPA
“I primi cento giorni sono stati intensi. Posso dire che siamo soddisfatti anche se da qui in avanti ci aspettano mesi importanti per l’ulteriore sviluppo della nostra Città”.
Il Sindaco Luciano Lapenna, affiancato dal Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte e da alcuni assessori, ha aperto così la conferenza stampa convocata per stamane a Palazzo di Città con il chiaro intento di tracciare un bilancio su quello che è stato fatto, dal varo dell’esecutivo (16 giugno scorso) ad oggi. E, soprattutto, su quello che si andrà a fare per il futuro.
“E’ stata una estate impegnativa. Con scarse risorse siamo riusciti ugualmente a predisporre un cartellone di eventi all’altezza della situazione. La nostra Città ha risposto al meglio alle richieste della collettività e sono certo che i dati dell’Aptr, riferiti alle presenze, ci premieranno: vedrete che Vasto, soprattutto per agosto e settembre, rispetto ad altri centri della nostra Regione, registrerà un aumento di presenze”.
Il primo cittadino, nel corso dell’incontro con i giornalisti, ha sottolineato l’importanza relativa all’approvazione entro il 30 agosto del Bilancio di Previsione e del Piano esecutivo di gestione che consente a tutti i settori dell’ente di operare. Stesso discorso per quanto concerne gli equilibri di bilancio.
“Ma il grande impegno che va riconosciuto a questa Amministrazione – ha aggiunto il Sindaco Lapenna – è quello di aver rimesso in moto, con una sterzata vigorosa rispetto al passato, la macchina operativa rispetto ad alcuni grandi temi: mi riferisco al nuovo ospedale, alla variante alla Statale 16, all’acquisizione delle aree di risulta delle Ferrovie dello Stato, alla perimetrazione del Parco della Costa teatina e al Piano strategico intercomunale Vasto-San Salvo”.
Il Sindaco stamane ha anche annunciato che questa Amministrazione dovrà lavorare alla revisione del Piano Regolatore Generale.
“Grazie all’approvazione delle nuove norme tecniche alcuni risultati si sono già visti – ha aggiunto il Sindaco – ma adesso dobbiamo essere impegnati a portare avanti una serie di azioni condivise da tutti. E’ mia intensione quella di presiedere una commissione per poter giungere in tempi ragionevolmente brevi a definire quelle indicazioni indispensabili per la predisposizione di un bando che dovrà individuare il pool di tecnici e progettisti che saranno chiamati per predisporre la variante al Prg”.
Per l’immediato, invece, entro il prossimo 31 dicembre, l’Amministrazione sarà impegnata all’avvio dell’ultima fase della raccolta differenziata, il varo del Bilancio di Previsione, la modifica del piano chioschi e il rinnovo degli organismi degli enti sovracomunali.
Capitolo a parte l’emergenza del sistema fognario e, in modo particolare, Fosso Marino.
“Sotto questo punto di vista è stata una estate di emergenze. Adesso, attraverso i fondi Fas, saranno investiti 10 milioni di euro per migliorare il sistema della depurazione delle acque. Per quanto riguarda Fosso Marino siamo arrivati ad un accordo con la Sasi che anticiperà i fondi necessari per risolvere il problema nei prossimi mesi con il chiaro intento di non avere gli stessi problemi la prossima estate”.
Vasto, 23 settembre 2011
L’Ufficio Stampa
g.q.
venerdì 23 settembre 2011
Lo dice il PSI. La più grande stupidagine possibile:
"Il centro storico va tenuto fuori dal perimetro del Parco, lo sviluppo e la tutela di questa parte della città è già garantita dal Piano di Recupero del Centro Storico adottato dal Consiglio Comunale del 4 aprile 2011.
Per quanto riguarda la sede del Parco riteniamo che la vecchia stazione ferroviaria rappresenti il luogo ideale per tale compito, sede che potrebbe anche fungere da volano per il rilancio e lo sviluppo di Vasto Marina."
Della seconda parte se ne può discutere ma sulla prima non ci sono dubbi. Grazie al piano "Cervellati" il centro storico "sparirà" in brevissimo tempo.
Per quanto riguarda la sede del Parco riteniamo che la vecchia stazione ferroviaria rappresenti il luogo ideale per tale compito, sede che potrebbe anche fungere da volano per il rilancio e lo sviluppo di Vasto Marina."
Della seconda parte se ne può discutere ma sulla prima non ci sono dubbi. Grazie al piano "Cervellati" il centro storico "sparirà" in brevissimo tempo.
lunedì 19 settembre 2011
Nell'agriturismo per trovare la "ZAPPA", non la quadra.
Dovete andare a zappare la terra! Se almeno siete capaci di farlo. Dopo cento giorni di "zero assoluto" avete ancora bisogno di riunirvi per chiarire le idee? Quali idee?
In corso il conclave del centrosinistra
In collina per tracciare il bilancio dei primi 100 giorni di amministrazione e chiarirsi le idee in vista del prossimo futuro. A partire dal Parco della Costa teatina, su cui incombe il rischio di commissariamento.
E' iniziato in mattinata a Scerni il conclave del centrosinistra. E' il momento delle scelte. Una full immersion nelle campagne scernesi per trovare la quadra. Assessori, consiglieri comunali e segretari dei partiti di maggioranza convocati Lapenna in un agriturismo per confrontarsi lontano da occhi indiscreti.
"Abbiamo già consegnato al sindaco una relazione sui primi tre mesi di attività", ha detto ieri Marco Marra, assessore ai Lavori pubblici.
Ieri - Sindaco, Giunta e consiglieri comunali di maggioranza si spostano da Vasto a Scerni. E' lì, in un agriturismo, che il centrosinistra fa il primo tagliando alla macchina amministrativa uscita dalle elezioni di fine maggio.
Lunedì 19 settembre è il giorno numero 101 del secondo mandato di Luciano Lapenna. Il primo cittadino riunisce assessori e consiglieri comunali che lo sostengono. I rumors della vigilia dicono che sono stati invitati anche i segretari dei partiti della coalizione: Pd (che, a dire la verità, un segretario non ce l'ha, ma da marzo è retto dal triumvirato Di Giuseppe-Legnini-D'Alessandro, cioè segretario provinciale, senatore e capogruppo in Consiglio regionale), Italia dei valori, Giustizia sociale, Sinistra ecologia e libertà e Rifondazione comunista.
Sul tavolo i problemi di un'estate segnata dall'emergenza scarichi fognari a mare e le conseguenti scelte sull'espansione edilizia. Nelle scorse settimane Corrado Sabatini (Idv) aveva lanciato l'allarme: se non si realizza una variante al Piano regolatore, non si blocca la cementificazione e gli allacci fognari (con una discreta percentuale di abusivismo) continueranno a crescere.
E poi le decisioni sul perimetro del futuro Parco della Costa teatina. Il centrodestra frena. La maggioranza deve trovare un accordo tra chi vorrebbe dare all'area protetta i confini più ampi possibili e chi vuole la cosiddetta sottiletta, ossia solo le aree della ex ferrovia e, più in generale, quelle già sottoposte a tutela ambientale.
Centrosinistra a conclave in collina anche per cercare una coesione vera con l'obiettivo di accelerare l'attività amministrativa. "Questa è una macchina che andava a 40 all'ora negli scorsi 5 anni e ora va a 20" è stato l'allarme lanciato ad agosto in Consiglio comunale da Luigi Marcello (Giustizia sociale).
Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com
Il Palomba di Roma
E adesso il Senatore Stefano Pedica, detto il “Palomba di Roma” per via del suo acume politico, si schiera contro la nuova statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II°, collocata in piazza dei Cinquecento a Roma. Troppo facile dire: “vi sommergeremo di firme”, quando la statua così come si mostra, non piace alla gente comune. Ma, come dice Umberto Broccoli (sovrintendente ai beni culturali del comune di Roma), “mi piace o non mi piace è un discorso da bar, non da luogo di cultura”. Bisognerebbe quindi motivare con argomentazioni valide la richiesta di “rimozione” della statua. Al Senatore IdV però, basta andare sui giornali. Vantare numeri. Non importano le motivazioni.
Abbiamo imparato come si fa e andiamo avanti così, con gli “annunci”, le proposte concrete non ci interessano.
domenica 18 settembre 2011
sabato 17 settembre 2011
Zuffette di politica paesana.
In un commeto su semidiceviprima.com Marco Marra scrive:
Come al solito il consigliere Sabatini fa il cane sciolto, non si attiene alla posizione del suo partito e mette sui giornali riunioni ancora in corso, avvelenando gli animi. Per uno che fa il consigliere ed è stato assessore e consigliere nella precedente amministrazione, non è una bella dimostrazione di forza.
Pazienza, intanto ci preme precisare parecchi strafalcioni interpretativi del consigliere sabatini. La prima è che Rifondazione, e a quanto ci risulta anche SEL, non paventa l’arrivo del Commissario altrimenti non ci spenderemmo come stiamo facendo per arrivare ad una soluzione condivisa con gli altri gruppi di maggioranza, prima del 30 settembre. La lucida analisi ci fa però pensare che il rischio dell’arrivo del Commissario ministeriale sia inevitabile, per il semplice fatto che al 30 settembre tutti i comuni della costa teatina avrebbero dovuto deliberare una proposta di perimetrazione circa il proprio territorio e non tutti lo faranno. Sappiamo già che questo non avverrà per San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro (Casalbordino ci ha ripensato e perimetrerà) e quindi pare logico il commissariamento. Non è vero che ci fa piacere perché temiamo il tentativo di Febbo nell’influenzare la nomina del Commissario. Ci auguriamo che questo non avvenga, ma siamo in allerta. Sulla proposta di perimetrazione, è vero che condividiamo la prima ed unica proposta di perimetrazione inviata dal Ministero ma non ci siamo arroccati sulle nostre posizioni; abbiamo proposto soluzioni di compromesso al vaglio dei lavori di maggioranza.
A Sabatini e anche a Lei, rispondiamo circa la sua considerazione sul fatto che la nostra idea di Parco sia una lotta ideologica contro il “potere che non vuole il Parco per preservare i suoi interessi’. Sono esternazioni che non ti fanno onore visto che le nostre posizioni sono state più volte pubbliche ma non le hai colte. Il Parco per noi è soprattutto una grande opportunità di sviluppo economico, attraverso la valorizzazione del territorio che non significa solo tutela. La nostra costa è oggi tutelata da Riserva di Punta Aderci, dai Sic, e soprattutto dalla LR 5/2007 che istituisce il sistema delle aree protette attraverso il corridoio verde sul vecchio tracciato ferroviario. Il Parco è vero, rinforza la lotta contro le piattaforme petrolifere in mare e su questo anche la regione aveva detto la sua sul Centro Oli, non vorrei che si smentissero ancora. Il Parco quindi deve servire per far crescere queste realtà; le opportunità di finanziamenti legati ai Parchi nazionali possono prevedere una crescita di attività e infrastrutture legate al Parco, per chi vede lontano questo significa Lavoro, valorizzando,in termini di sviluppo economico e in maniera intelligente e consapevole il proprio territorio. Ed soprattutto per queste considerazioni che crediamo che un territorio del parco deve prevedere un estensione di certo superiore al confini delle già riserve e sic. Come ci candidiamo ad ospitare la sede dell’Ente Parco se escludiamo il centro storico, magari un lato di Palazzo D’Avalos, difficile immaginarla nel casotto di punta penna. E per informazione utile sia a Lei che al consigliere Sabatini, i PRG e Piani Spiaggia mantengono la loro valenza sulle scelte dei territori… che il Parco ingessi il territorio è una balla colossale smentita dalla legge sui parchi (e anche dai burocrati del ministero durante la riunione a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, il 7 settembre scorso).
Crediamo che se c’è qualche categoria o “potere” che si oppone al Parco, con tutto il rispetto per le posizioni di tutti, queste stanno tenendo una posizione che in realtà non va a loro favore ma a loro svantaggio. Ai contadini che vogliono continuare a fare i contadini, vorremmo solo fargli notare che la legge nazionale sull’uso di fertilizzanti vige in egual modo fuori come dentro i parchi, che un litro d’olio con il marchio del Parco delle 5 terre si vende a 18 euro al litro. E con il nostro vino cosa vogliamo fare, continuare a svignar terreni?
Ai vari portatori di interesse (imprenditori edili, albergatori, balneatori) ricordiamo che PrG non si bloccano, nel centro storico se inserito all’interno della perimetrazione, si potrebbero ottenere finanziamenti dall’ente parco che ristrutturazioni e riconversioni in strutture ricettive, sotto le regole del Piano Particolareggiato del Centro Storico. La ristrutturazione della vecchia stazione ferroviaria di Piazza Fiume come strutture ricettive. Credo rientri negli interessi di tutti e a beneficio di tutti.
Qundi non infognamoci solo sulla tutela che resta si un valore importante, ma facciamo uno scatto in avanti, con un po’ di coraggio.
Come al solito il consigliere Sabatini fa il cane sciolto, non si attiene alla posizione del suo partito e mette sui giornali riunioni ancora in corso, avvelenando gli animi. Per uno che fa il consigliere ed è stato assessore e consigliere nella precedente amministrazione, non è una bella dimostrazione di forza.
Pazienza, intanto ci preme precisare parecchi strafalcioni interpretativi del consigliere sabatini. La prima è che Rifondazione, e a quanto ci risulta anche SEL, non paventa l’arrivo del Commissario altrimenti non ci spenderemmo come stiamo facendo per arrivare ad una soluzione condivisa con gli altri gruppi di maggioranza, prima del 30 settembre. La lucida analisi ci fa però pensare che il rischio dell’arrivo del Commissario ministeriale sia inevitabile, per il semplice fatto che al 30 settembre tutti i comuni della costa teatina avrebbero dovuto deliberare una proposta di perimetrazione circa il proprio territorio e non tutti lo faranno. Sappiamo già che questo non avverrà per San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro (Casalbordino ci ha ripensato e perimetrerà) e quindi pare logico il commissariamento. Non è vero che ci fa piacere perché temiamo il tentativo di Febbo nell’influenzare la nomina del Commissario. Ci auguriamo che questo non avvenga, ma siamo in allerta. Sulla proposta di perimetrazione, è vero che condividiamo la prima ed unica proposta di perimetrazione inviata dal Ministero ma non ci siamo arroccati sulle nostre posizioni; abbiamo proposto soluzioni di compromesso al vaglio dei lavori di maggioranza.
A Sabatini e anche a Lei, rispondiamo circa la sua considerazione sul fatto che la nostra idea di Parco sia una lotta ideologica contro il “potere che non vuole il Parco per preservare i suoi interessi’. Sono esternazioni che non ti fanno onore visto che le nostre posizioni sono state più volte pubbliche ma non le hai colte. Il Parco per noi è soprattutto una grande opportunità di sviluppo economico, attraverso la valorizzazione del territorio che non significa solo tutela. La nostra costa è oggi tutelata da Riserva di Punta Aderci, dai Sic, e soprattutto dalla LR 5/2007 che istituisce il sistema delle aree protette attraverso il corridoio verde sul vecchio tracciato ferroviario. Il Parco è vero, rinforza la lotta contro le piattaforme petrolifere in mare e su questo anche la regione aveva detto la sua sul Centro Oli, non vorrei che si smentissero ancora. Il Parco quindi deve servire per far crescere queste realtà; le opportunità di finanziamenti legati ai Parchi nazionali possono prevedere una crescita di attività e infrastrutture legate al Parco, per chi vede lontano questo significa Lavoro, valorizzando,in termini di sviluppo economico e in maniera intelligente e consapevole il proprio territorio. Ed soprattutto per queste considerazioni che crediamo che un territorio del parco deve prevedere un estensione di certo superiore al confini delle già riserve e sic. Come ci candidiamo ad ospitare la sede dell’Ente Parco se escludiamo il centro storico, magari un lato di Palazzo D’Avalos, difficile immaginarla nel casotto di punta penna. E per informazione utile sia a Lei che al consigliere Sabatini, i PRG e Piani Spiaggia mantengono la loro valenza sulle scelte dei territori… che il Parco ingessi il territorio è una balla colossale smentita dalla legge sui parchi (e anche dai burocrati del ministero durante la riunione a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, il 7 settembre scorso).
Crediamo che se c’è qualche categoria o “potere” che si oppone al Parco, con tutto il rispetto per le posizioni di tutti, queste stanno tenendo una posizione che in realtà non va a loro favore ma a loro svantaggio. Ai contadini che vogliono continuare a fare i contadini, vorremmo solo fargli notare che la legge nazionale sull’uso di fertilizzanti vige in egual modo fuori come dentro i parchi, che un litro d’olio con il marchio del Parco delle 5 terre si vende a 18 euro al litro. E con il nostro vino cosa vogliamo fare, continuare a svignar terreni?
Ai vari portatori di interesse (imprenditori edili, albergatori, balneatori) ricordiamo che PrG non si bloccano, nel centro storico se inserito all’interno della perimetrazione, si potrebbero ottenere finanziamenti dall’ente parco che ristrutturazioni e riconversioni in strutture ricettive, sotto le regole del Piano Particolareggiato del Centro Storico. La ristrutturazione della vecchia stazione ferroviaria di Piazza Fiume come strutture ricettive. Credo rientri negli interessi di tutti e a beneficio di tutti.
Qundi non infognamoci solo sulla tutela che resta si un valore importante, ma facciamo uno scatto in avanti, con un po’ di coraggio.
martedì 13 settembre 2011
Lo "predico" da anni ma ...
Da Vasto Web.com
"Il nuovo ospedale? Una grande speculazione edilizia. Rifare il San Pio"
VASTO - La costruzione del nuovo ospedale di Vasto sarà una grande speculazione edilizia. Invece di fare progetti faraonici, il governo regionale pensi a rendere efficiente l'attuale San Pio da Pietrelcina.
Lo afferma l'Italia dei valori. Stamani i dirigenti abruzzesi del partito Alfonso Mascitelli, Carlo Costantini, Augusto Di Stanislao e Paolo Palomba hanno tenuto una conferenza stampa.
“Abbiamo ancora in Abruzzo - dice Costantini - una eccedenza di circa 500 posti letto pubblici. Se un posto letto per acuti in una struttura ospedaliera “a norma” ha bisogno di una superficie di circa 200 mq, dover tagliare 500 posti letto vorrebbe dire avere una eccedenza potenziale di superfici disponibili nelle strutture ospedaliere esistenti di circa 100mila metri quadri. Di conseguenza si avrebbero ampie possibilità di recuperare enormi spazi nelle strutture esistenti, per ammodernarle e renderle ancora più accoglienti ed efficienti”.
“Dopo aver scritto nei suoi stessi atti di programmazione che deve chiudere ancora 500 posti letto nel pubblico, ora vuole bruciare tutti i 200 milioni di euro potenzialmente disponibili per i fondi sull’edilizia sanitaria, per costruire ex novo 5 ospedali, quelli di Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano e Giulianova. Dovrebbe, però, sapere che si tratta di un obiettivo, prima ancora che assolutamente antieconomico, del tutto irrealizzabile. Solo l’ospedale di Giulianova, con i suoi 220 posti letto per acuti, costerebbe quasi 80milioni di euro che, moltiplicati per i 5 nosocomi fanno 400 milioni di euro.
Un progetto irrealizzabile, che farebbe cambiare idea a chiunque, tranne che a Chiodi, il quale ha pensato di poter rimediare alla indisponibilità del 50 per cento delle risorse che servono a realizzare il progetto, dando mandato ai direttori generali delle Asl di operare una sorta di ricatto alle amministrazioni comunali interessate: se vogliono il nuovo ospedale, non solo devono individuare il nuovo sito nel piano regolatore, ma devono anche cambiare la destinazione urbanistica, gli indici edificatori ed i parametri urbanistici dei siti che ospitano i vecchi ospedali da rottamare”.
Carissimi, arrivate sempre molto dopo .... se arrivate.
Quello che segue è solo uno degli articoli sull'argomento.
mercoledì 10 febbraio 2010
E’ meglio l’uovo oggi o la gallina domani?
Fa onestamente piacere che una nostra provocazione, perché di provocazione si è trattata abbia sollevato il caso dell’ospedale di Vasto.
L’unica sorpresa è che sinceramente non ci aspettavamo critiche da parte di rappresentanti del nostro partito, anche perchè, sono certo che non ci sia nessun cittadino vastese che sia contrario ad un nuovo ospedale, moderno, accogliente, all’avanguardia per risorse tecniche e con personale numericamente sufficiente a dare una ospitalità di eccellenza e servizi efficienti con il minimo di liste d’attesa, per ricoveri, visite specialistiche ed esami diagnostici.
Ma oggi le risorse per tutto ciò dove sono, e quando le avremo… se le avremo.
Le domande che mi sorgono spontanee sono, quando verrà ricoperto il posto di primario della ortopedia? E della Neurologia,della Pediatria, del Pronto Soccorso, e da ultimo della Chirurgia, da pochissimo senza responsabile, visto il pensionamento anticipato del bravissimo dr. Marchese? perché non aggiungiamo personale medico attualmente sottodimensionato, ed evitare il collasso degli ambulatori specialistici,di radiodiagnostica, di Pronto Soccorso? Non sarebbe più opportuno fare in modo da evitare che per sottoporsi ad una visita specialistica occorrano anche sei mesi? Per una colonscopia o una risonanza magnetica tre,quattro mesi?, Forse con un nuovo ospedale fresco di vernice luminoso ed imponente si risolveranno i problemi cronici della sanità della nostra città?.
Non credo, occorre invece ammirare e plaudire quelle professionalità che si impegnano giornalmente lavorando in condizioni di difficoltà, con organici sotto dimensionati, con difficoltà a reperire tecnologie diagnostiche d’avanguardia, con turni pesanti e ravvicinati ed anche retribuiti meno di quello che meriterebbero.
Bando alle ipocrisie, noi del circolo colantonio non solo ci auspichiamo, ma pretendiamo un nuovo ospedale, ma siamo consapevoli, vista la lentezza delle realizzazioni dei progetti pubblici, e vista la grave crisi che acuisce la cronica mancanza di risorse,nel nostro territorio, sia per il momento più realistico potenziare l’ospedale attuale in modo da dare ai cittadini vastesi , stanchi di ascoltare i proclami dei politici , concretezza ed efficienza, perché la salute è il bene più importante. Ed un porto sicuro ci farà sentire sicuramente più sereni.
"Il nuovo ospedale? Una grande speculazione edilizia. Rifare il San Pio"
VASTO - La costruzione del nuovo ospedale di Vasto sarà una grande speculazione edilizia. Invece di fare progetti faraonici, il governo regionale pensi a rendere efficiente l'attuale San Pio da Pietrelcina.
Lo afferma l'Italia dei valori. Stamani i dirigenti abruzzesi del partito Alfonso Mascitelli, Carlo Costantini, Augusto Di Stanislao e Paolo Palomba hanno tenuto una conferenza stampa.
“Abbiamo ancora in Abruzzo - dice Costantini - una eccedenza di circa 500 posti letto pubblici. Se un posto letto per acuti in una struttura ospedaliera “a norma” ha bisogno di una superficie di circa 200 mq, dover tagliare 500 posti letto vorrebbe dire avere una eccedenza potenziale di superfici disponibili nelle strutture ospedaliere esistenti di circa 100mila metri quadri. Di conseguenza si avrebbero ampie possibilità di recuperare enormi spazi nelle strutture esistenti, per ammodernarle e renderle ancora più accoglienti ed efficienti”.
“Dopo aver scritto nei suoi stessi atti di programmazione che deve chiudere ancora 500 posti letto nel pubblico, ora vuole bruciare tutti i 200 milioni di euro potenzialmente disponibili per i fondi sull’edilizia sanitaria, per costruire ex novo 5 ospedali, quelli di Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano e Giulianova. Dovrebbe, però, sapere che si tratta di un obiettivo, prima ancora che assolutamente antieconomico, del tutto irrealizzabile. Solo l’ospedale di Giulianova, con i suoi 220 posti letto per acuti, costerebbe quasi 80milioni di euro che, moltiplicati per i 5 nosocomi fanno 400 milioni di euro.
Un progetto irrealizzabile, che farebbe cambiare idea a chiunque, tranne che a Chiodi, il quale ha pensato di poter rimediare alla indisponibilità del 50 per cento delle risorse che servono a realizzare il progetto, dando mandato ai direttori generali delle Asl di operare una sorta di ricatto alle amministrazioni comunali interessate: se vogliono il nuovo ospedale, non solo devono individuare il nuovo sito nel piano regolatore, ma devono anche cambiare la destinazione urbanistica, gli indici edificatori ed i parametri urbanistici dei siti che ospitano i vecchi ospedali da rottamare”.
Carissimi, arrivate sempre molto dopo .... se arrivate.
Quello che segue è solo uno degli articoli sull'argomento.
mercoledì 10 febbraio 2010
E’ meglio l’uovo oggi o la gallina domani?
Fa onestamente piacere che una nostra provocazione, perché di provocazione si è trattata abbia sollevato il caso dell’ospedale di Vasto.
L’unica sorpresa è che sinceramente non ci aspettavamo critiche da parte di rappresentanti del nostro partito, anche perchè, sono certo che non ci sia nessun cittadino vastese che sia contrario ad un nuovo ospedale, moderno, accogliente, all’avanguardia per risorse tecniche e con personale numericamente sufficiente a dare una ospitalità di eccellenza e servizi efficienti con il minimo di liste d’attesa, per ricoveri, visite specialistiche ed esami diagnostici.
Ma oggi le risorse per tutto ciò dove sono, e quando le avremo… se le avremo.
Le domande che mi sorgono spontanee sono, quando verrà ricoperto il posto di primario della ortopedia? E della Neurologia,della Pediatria, del Pronto Soccorso, e da ultimo della Chirurgia, da pochissimo senza responsabile, visto il pensionamento anticipato del bravissimo dr. Marchese? perché non aggiungiamo personale medico attualmente sottodimensionato, ed evitare il collasso degli ambulatori specialistici,di radiodiagnostica, di Pronto Soccorso? Non sarebbe più opportuno fare in modo da evitare che per sottoporsi ad una visita specialistica occorrano anche sei mesi? Per una colonscopia o una risonanza magnetica tre,quattro mesi?, Forse con un nuovo ospedale fresco di vernice luminoso ed imponente si risolveranno i problemi cronici della sanità della nostra città?.
Non credo, occorre invece ammirare e plaudire quelle professionalità che si impegnano giornalmente lavorando in condizioni di difficoltà, con organici sotto dimensionati, con difficoltà a reperire tecnologie diagnostiche d’avanguardia, con turni pesanti e ravvicinati ed anche retribuiti meno di quello che meriterebbero.
Bando alle ipocrisie, noi del circolo colantonio non solo ci auspichiamo, ma pretendiamo un nuovo ospedale, ma siamo consapevoli, vista la lentezza delle realizzazioni dei progetti pubblici, e vista la grave crisi che acuisce la cronica mancanza di risorse,nel nostro territorio, sia per il momento più realistico potenziare l’ospedale attuale in modo da dare ai cittadini vastesi , stanchi di ascoltare i proclami dei politici , concretezza ed efficienza, perché la salute è il bene più importante. Ed un porto sicuro ci farà sentire sicuramente più sereni.
sabato 10 settembre 2011
Vuoi vedere che hanno scoperto l'acqua calda?
Da Vasto Web.com
Problema fogne, Sputore: "Un progetto per Vasto Marina"
"Sasi e Comune di Vasto stanno eseguendo uno studio sui flussi delle acque. La prossima settimana avremo i risultati. L'obiettivo è redigere un progetto che consenta il raddoppio della rete fognaria per scongiurare i problemi di quest'anno. La priorità verrà data a Vasto Marina e, in particolare, al tratto di rete fognaria che va dalla zona del Monumento alla Bagnante fino all'incrocio tra viale Dalmazia e la statale 16". Lo annuncia Vincenzo Sputore, assessore comunale ai Servizi. Si cerca di evitare il ripetersi dell'emergenza di questa estate, cioè le falle nelle fogne che hanno riversato liquami nel mare antistante Vasto Marina, causando divieti di balneazione temporanei a luglio e agosto.
I controlli - "Sono tati eseguite - spiega - delle ispezioni con l'ausilio di telecamere all'interno delle condotte. Esistono delle incrostazioni durissime che riducono la portata delle tubature. Sono accumuli di sabbia, detersivi e anche olii sversati nelle fognature. Una miscela che si solidifica ed è difficile da rompere. I lavori più urgenti saranno quelli di ripulitura delle condotte e di ripristino di un tratto sotterraneo di circa 15-20 metri in cui nelle scorse settimane è stato sistemato un by-pass provvisorio per tamponare la falla e affrontare l'emergenza, anche con la sistemazione di una pompa di sollevamento" in contrada San Tommaso, nei pressi del campo sportivo.
I lavori - Una nuova riunione del tavolo tecnico Ato-Sasi-Comune è in programma per la prossima settimana. "Avremo delle risposte sulla portata dei flussi delle acque di scarico. La prima progettazione per il raddoppio delle reti di scolo riguarderà il tratto compreso tra il Monumento alla Bagnante e l'incrocio meridionale tra viale Dalmazia e la statale 16".
Intanto, i problemi a Fosso Marino non sembrano risolti. Nuove segnalazioni dalla località balneare.
giovedì 8 settembre 2011
Pungiball
C'è una serie di persone che, nascondendosi dietro nomignoli più o meno fantasiosi, cerca nel web "luoghi" dove io scrivo e "vomitano" su di me le più geniali "considerazioni". Francamente sono stufo di rispondere a questi (o questo) tipi. Soprattutto perchè se poi uso un linguaggio "colorito" in risposta verso costoro (o costui) c'è sempre chi mi accusa di "maltrattare" un cittadino che non la pensa come me. Come se io fossi un pungiball che deve solo incassare.
Vediamo se mi vengono a leggere qui e speriamo che commentino, così potrete giudicare da voi stessi.
venerdì 2 settembre 2011
La massima che fa riflettere.
Ci sono periodi in cui se nedicono e se ne fanno di tutti i colori quindi ci si sente "imbarazzati" sulla scelta delle "notizie" da proporre sul Cazzario. Questo è uno di quei periodi. Su FB un mio amico ha scritto: Piu' si e' stupidi , piu' si ha la necessita' di farlo sapere agli altri. ( Zio Antonio )
Io, in questo caso, non voglio dare agli "stupidi" tale possibilità.
Io, in questo caso, non voglio dare agli "stupidi" tale possibilità.
Iscriviti a:
Post (Atom)