martedì 21 luglio 2015

A PASSEGGIO PER LA MIA CITTA'



.... di Massimo Desiati
Ieri, come un turista mai venuto a Vasto, dopo essermi iscritto, da Fb e qualche giorno fa, ho partecipato ad una visita guidata della mia città 
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. Esperienza nuova. Passare davanti alle nostre Chiese, palazzi e monumenti e sentirsene raccontare storia ed architettura. Guardare con occhio da “forestiero” le stesse realtà davanti le quali passo tutti i giorni è stata una esperienza particolare. Ricordo che, una vita fa, era stata mia madre, a più riprese, a farmi da cicerone. A raccontarmi il perché di quelle preziosità nella nostra città. Pietre che raccontano dei Sabini di stirpe sannitica, dei Romani, dei Frentani; delle scorribande longobarde, dei Franchi, dei Saraceni, dei Crociati e dei Veneziani e poi dei casati nobiliari: i Caldora, i Guevara, i d'Avalos, i Borboni.


Ieri, con le indicazioni della guida Tiziana, ho ripercorso quelle tappe. Non tutte, in verità: in due ore impossibile visitare Vasto, occorrerebbe almeno una settimana a pieno regime quotidiano. Iniziativa certo meritoria quella dell’Associazione “La via del Benessere” di… San Salvo, che ringrazio per l’opportunità concessa.
Mentre passavo in rassegna i miei luoghi di sempre, dai monumenti, palazzi e Chiese, ai vicoli di Santa Maria, alle stradine di Porta Nuova, alle pietre dello struscio di un tempo, pensavo ai turisti, a come sarebbero ripartiti dalla nostra città senza magari neanche sapere in che “Storia” sarebbero potuti essere immersi, al di là delle acque del nostro mare. Ho provato amarezza e mortificazione, quelle che provi quando l’orgoglio di essere Vastese è soffocato da una birra che ti va di traverso durante una notte bianca o rosa, una di quelle che puoi trovare in un qualunque paese che altro non potrebbe darti.
La visita guidata, organizzata da una meritoria associazione di “San Salvo” che ringrazio e che ha visto al suo seguito non più di una dozzina di persone, me compreso, mi ha fatto ancora una volta riflettere su tutto ciò che la nostra Città rappresenta ed a cui non sa dar valore. Valore in ogni senso.
Anche costernazione, indignazione e rabbia mi hanno accompagnato ieri nel guardare, con occhi da turista, i luoghi della mia città. Una città da liberare dalla grettezza e dall’ignoranza!

Ho preso questo "pensiero" da Facebook. Unica correzione: "I Borbone" non "I Borboni".

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